Il Grano ... e il Senatore Cappelli
Il Senatore Cappelli
Il grano si distingue in grano tenero e grano duro. La differenza, come da nome, è data dalla durezza della cariosside (il chicco) che è appunto maggiore nel duro e minore nel tenero.
Con il primo di ottengono farine di maggiore forza per biscotti .. ., con il secondo si ottiene semola o semolato ed è maggiormente utilizzato per pasta secca, ma anche pane ecc.
La storia del Grano Duro
Il Frumento è un cereale I cui antenati nascevano come vegetazione spontanea nella “Mezzaluna fertile”, che comprende l’antica Mesopotamia, la Siria, il Libano, fino alla valle del Nilo in Egitto; qui è stato addomesticato per la coltivazione, mediante selezione ed incroci delle specie considerate migliori.
Dopo circa 10.000 anni di evoluzione il Frumento coltivato dagli uomini era ancora un miscuglio ristretto (popolazione, landraces) di varietà e solo negli ultimi 150-180 anni gli agricoltori prima e gli studiosi poi hanno isolato singole linee genetiche a costituire le varietà più moderne.
In Italia ha avuto luogo uno dei passi più significativi della ricerca del miglior grano duro, grazie a Nazareno Strampelli che, nel 1920 è risucito ad incrociare una varietà italiana ed una tunisina ed a ottenere una nuova varietà dedicata al Senatore Cappelli, che l’aveva sponsorizzato ed appoggiato nei suoi studi.
Il Grano Senatore Cappelli, per oltre 50 anni in seguito, è stato il grano più coltivato in Italia ed apprezzato per le ottime qualità pastificatorie.
A partire dagli anni 60 alcuni studi si spostano dai campi ai laboratori CNEN (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare) per i primi esperimenti di mutagenesi; da tali studi nascerà negli anni settanta la varietà “Creso”, costruita da incroci con grani Giapponesi e Nord-Americani con un mutante del Sen.Cappelli ottenuto mediante irradiazione con neutroni e raggi gamma.
Da allora la selezione e mutazione genetica del grano ha subito una accelerazione continua allo scopo di ottenere produzioni sempre crescenti, maggiori resistenze alle malattie, adattamento alla meccanizzazione (nanismo), possibilità di coltivazione al di fuori degli areali fino ad allora predisposti.
Il Grano Senatore Cappelli, tuttavia, a dispetto delle basse rese produttive, è adatto alla coltivazione biologica in quanto non necessita di diserbanti e se coltivato con tecniche agronomiche adatte (rotazioni, mantenimento delle caratteristiche organiche del terreno) non necessita di particolari fertilizzazioni, fornendo comunque un prodotto di altissima qualità.
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